Pochi giorni fa si è parlato di nuove linee guida di Google (poi scomparse) dove si leggeva in pratica “Rich Snippet Spam”.
Che dire Google ha ragione a prendere contromisure. Già dall’introduzione di schema.org e in seguito a tutte le modifiche apportate per rendere più ricche le Serp ne è seguito un inverosimile abuso del markup semantico, ma non per rendere le pagine più parlanti…semplicemente per renderle diverse!
Ancora una volta la furbizia fa a pugni con l’intelligenza.
Ci vuole buon senso. Un buon senso che purtroppo mancava, manca e mancherà!
Questo non fa altro che contribuire alla generazione di spazzatura…non ci basta distruggere la terra, la vita, la natura. Abbiamo creato un posto che poteva essere migliore, il web, e ora stiamo distruggendo anche questo.
Che sia nella natura umana distruggere tutto ciò che dovrebbe invece essere preservato con cura. Non lo so!
Posso parlare di Search Marketing perché è quello che faccio e provo sempre di più una immensa tristezza nel vedere che siamo comunque nello stesso mondo degli altri. Quello che tutti vorrebbero migliore, ma che non fanno nulla per meritarselo.
Potrei fare tanti esempi per mostrare casi di Rich Snippet e Authorship Spam, ma questo è decisamente emblematico. Non voglio criticare nessuno, ma esprimo solo la mia tristezza…almeno qui sul mio blog personale sono libero di farlo 🙂
Premetto che non sono mai stato un maestro di diplomazia e mi piace essere trasparente e cristallino…perché dagli errori e dai confronti accesi si ottengono sempre le cose migliori.
Authorship Spam
Possiamo discutere per giorni e far la fine del gatto che si morde la coda, ma una cosa è certa: la scheda di un Hotel su un portale di Hotel non è e non sarà mai un contenuto che possa giustificare l’Authorship a meno che non sia davvero un racconto così piacevole da diventare una storia su tale Hotel, ma non una scheda della struttura.
Tantomeno l’elenco degli Hotel.
Rich Snippet Rating Spam
C’è davvero bisogno di manipolare tutte e dico tutte le pagine relative alle zone di una città (guarda caso solo quelle) per ottenere le stelline in Serp anche se sono relative a un giudizio non relativo alla scheda struttura o alle sezioni di tali archivi locali?
Io penso proprio di no. A maggior ragione se sei Booking.com. Il voto o la recensione che sia devono essere contestuali alla pagina in cui si trovano e non generici e riferiti a tutt’altro contesto.
Perché sono un SEO triste?
Sono triste perché succede proprio quello che temevo…ossia che a furia di essere bombardati da articoli sensazionalisti – qualcuno (molti) – possano perdere la dimensione di cosa sia il vero lavoro SEO.
Per questi casi da poco esiste anche un apposito modulo per segnalare il problema qui come suggerito dalle linee guida sui rich snippet.
Discussioni Google+ sul tema:
– https://plus.google.com/109039914818614234734/posts/LywZ476f52t
– https://plus.google.com/u/0/116990739437091947602/posts/4YD6FF88jMJ
Morale della favola quest’anno il “povero” Saroni non lo invitate più al convegno 🙁
Indipendentemente da chi lo ha fatto il punto non è la persona, ma il metodo…che va evitato.
Per quanto riguarda il convegno io non me ne occupo e non ho voce in capitolo 🙂
Questo è il mio blog e la mia voce e opinione personale.
Ciao Andrea, condivido la tua tristezza.
Anch’io ultimamente mi diletto in filippiche infervorate contro alcune pratiche SEO come quelle che hai elencato tu adesso.
Questa volta do ampiamente ragione a Google, meglio correre subito ai ripari e concentrarsi su altri aspetti meno manipolabili come l’authorship.
Non sarebbe il caso di inventarsi un’altra categoria di SEO oltre ai white e black-hat: i maroon-hat SEO?
(il colore non è a caso)
Ciao Andrea,
se mi è permesso un off topic e ti va di dare un’occhiata ad altro SEO sporco prova a dare un’occhiata al profilo backlinks del dominio impresaitalia.info. Basta dare un’occhiata ai domini con PR più elevato per capire la solfa… Che ne so, può essere una buona idea per un’altro post di protesta 😀
Fabio.
Ehm…mi sono reso conto di aver fatto keyword stuffing per “dare un’occhiata” 🙂
Rimane comunque valido il concetto 😛
Questo articolo mi fa essere meno triste perché finalmente qualcuno ne parla.