Oggi non parliamo di cose tecniche, ma piuttosto di comportamento, etica professionale e buone pratiche.
Oramai dopo un po’ di anni di lavoro e di esperienza ne ho viste un po’ di tutti i colori, ma ancora oggi mi trovo a scontrarmi con dei casi davvero bizzarri. Credo che tutti voi colleghi vi sarete trovati in situazioni simili e a volte paradossali, ma al di la di questo vorrei porvi un quesito.
E’ possibile che nel 2010 dove non è così difficile informarsi e trovare alternative ci siano ancora professionisti che credono di poter agire come unici attori di un mercato come il nostro ?
Mi è venuta voglia di chiederlo a voi amici, colleghi e lettori perché non per la prima volto mi trovo a dover aiutare potenziali clienti a fuggire da trappole poche etiche tese da altri “miei colleghi” (o meglio persone che fanno il mio stesso lavoro).
Tra queste trappole ci sono:
- nomi dominio registrati non a nome del cliente, ma a nome della WebAgency (a che pro ?)
- piani hosting + mail venduti senza fornire gli accessi (allora perché parlate di hosting ?)
- posizionamenti garantiti a 99 euro annui (fatevi vivi perché lo voglio anche io questo pacchetto)
- realizzazione siti basati su CMS OpenSource senza informare il cliente
- creazione dei profili sui social e sui vari servizi gratuiti non a nome del cliente
- etc etc etc vi invito a continuare la lista 🙂
Non sono qui a fare il paladino della giustizia e a dire se giusto o sbagliato, ma personalmente ritengo tutte queste cose delle pratiche scorrette e sopratutto poco trasparenti perché non parliamo di “comprare caramelle”, ma di cose un po’ più complesse e quindi nel rapporto con il cliente credo sia giusto essere sempre corretti e informarlo di tutte le possibilità in modo piuttosto semplice per renderlo consapevole del mondo con cui sta tentando di approcciare.
Credo inoltre che per mantenere un cliente l’inganno sia la scelta peggiore e i punti sopra citati non possono essere chiamati in altro modo perché sono pratiche che immobilizzano il cliente e creano sfiducia nel settore.
Come dovrebbe essere il rapporto con un cliente ?
Secondo me:
- dovrebbe basarsi sulla fiducia in tutto e per tutto
- dovrebbe fondarsi sulla chiarezza in ogni piccolo punto
- dovrebbe essere un rapporto dove non deve mai mancare la critica
- dovrebbe riconoscere soddisfazione e insoddisfazione senza timori
- dovrebbe essere completamente privo di un gap comunicativo e dunque è necessario che si parli sempre sullo stesso livello
- anche qui vi invito ad aggiungere punti 🙂
Perché un cliente dovrebbe non parlare bene di voi o non continuare il rapporto di lavoro con voi se riesce ad avere tutto questo ?
A voi le considerazioni…vi passo la palla.
caro Andrea, viviamo in un paese dove i “furbetti” sono all’ordine del giorno purtroppo.
Queste persone intascano soldi senza neanche rendersi conto che stanno facendo del male al nostro settore…settore che, in questo paese, è già in difficoltà di suo.
Comportamenti scorretti non pagano nel lungo periodo perchè si viene presto smascherati..ma a queste persone poco importa a quanto pare e la cosa ha un chè di assurdo.
Con i clienti bisogna essere:
– corretti
– trasparenti
– pazienti
In questo modo si instaurano rapporti duraturi che portano benefici ad entrambi perchè la soddisfazione reciproca è l’obiettivo da raggiungere.
Avere clienti soddisfatti, che parlano bene di te e del tuo lavoro, è una delle chiavi del successo per un professionista del web…forse più della SEO 😉
Etica e guadagno non sono mai andati a braccetto. Incazzarsi? Va bene. Indignarsi? A che scopo.
Gli onesti sono onesti sempre, anche quando il barista ti molla più resto e glielo fai notare…
Non prendertela.
E dei prezzi, ne vogliamo parlare??
€ 590,00 +iva per 5 pagine statiche (HTML)???
“NO COMMENT” forse è il miglior commento…