Questa mattina leggendo il post quotidiano del Tagliaerbe relativo al nofollow sui link interni che cita le dichiarazioni di Matt Cutts in merito a questa pratica devo dire che non essere delle stesse vedute di Cutts e tantomeno di WebmasterWorld.
In sintesi Cutts dice questo come spiega il Tagliaerbe:
Detto più chiaramente, io non userei il nofollow sui link interni. Il motivo è che il PageRank arriva sul tuo sito, e scorre attraverso di esso in base ai link.
Rileggiamo ora molto attentamente questa citazione; sopratutto la parte in neretto.
E’ proprio questo il motivo per cui non sono d’accordo.
Come al solito Cutts è generico! Come al solito Cutts sta parlando con sua figlia o molto probabilmente se non con sua figlia con un bambino di 3 anni.
Il caso tedster è diverso perché viene portato alla luce un caso specifico, ma anche qui mi dispiace dirlo dipende dai casi perché non esiste una verità assoluta e non tutti i siti sono uguali.
Quando si fa un analisi di un sito e si cerca di ottimizzarlo, la strutturazione dei link non è un procedimento banale e sono fortemente convinto che la distribuzione e il bilanciamento di ogni minimo dettaglio faccia spesso la differenza.
Forse Cutts non ha grossi problemi per il suo sito perché ogni tanto sbuca qualche errorino a volte anche grave (ne ricordo uno con i canonical…spero di ritrovare quel bellissimo post che lo analizzava per condividerlo) e vi porto un esempio immediato che lui parla parla ma la realtà è poi ben diversa (non conosce troppo bene nemmeno il suo sito ^_^):
Perché alcuni link all’RSS con Follow e altri con Nofollow ?
Questo è un banale ma chiaro esempio del fatto che quello che dice non è un dogma e che nemmeno lui rispetta le sue stesse parole anche se in questo caso credo proprio che sia una svista 🙂
Ma andiamo avanti…
si smentisce di nuovo da solo applicando il Nofollow ai commenti e dimenticando ancora di metterlo nell’ennesimo link agli RSS.
Errore abbastanza grave a livello concettuale
Questa è la home page del blog di Cutts. Potete osservare che il link alla pagina precedente è Follow.
Ora clicchiamo sul link e andiamo a vedere la pagina precedente.
Possiamo notare che la pagina 2 del blog di Cutts e tutte le altre usano il meta robots per inibire l’indicizzazione e il follow dei link di queste pagine… Ma come?
Mi metti il Follow verso una pagina che poi blocchi all’indicizzazione ?
Completamente scorretto sotto ogni punto di vista, ma sopratutto una strutturazione priva di ogni senso.
- Se prendi una strada mantienila sempre.
- Se predichi una cosa confermala con i fatti.
Ci sarebbe altro…
Non ho molto tempo adesso per continuare nell’analisi perché ci sarebbero anche tantissime critiche al buon Matt relativamente a pratiche di ottimizzazione del suo codice per renderlo conforme ai consigli di Google stesso e concludo dicendo che non sempre una “Case History” oppure un “Ipse Dixit” sono da seguire e prendere per veri perché la realtà è ben diversa.
Quando si legge un libro, un giornale, si guarda un tg, un video, un film si deve sempre cercare di andare a fondo e non prendere per buono tutto ciò che viene proposto.
Buon WE a tutti e sopratutto al buon Matt 🙂
Ciao Andrea, stamattina anche io ho letto l’articolo di Tagliaerbe, ed ora ho finito di leggere il tuo.Cosa dire, sei stato molto chiaro, in effetti mi viene il dubbio che il “vescovo” di tanto in tanto venga a confondere le idee di tutti, forse perchè stiamo diventando sempre più bravi, forse dice a e fa b, anche il buon GiorgioTave esprime dubbi su alcune sue dichiarazioni.
Io concordo pienamente con te sul fatto che alla fine occorre solo fare tanti Test, Test e Test e non si deve sempre prendere per buono ciò che una persona dice, soprattutto quando potrebbe essere di parte.
Ciao e complimenti per l’interessantissimo post! 😀
Ciao Andrea, ciao a tutti e ciao a Matt 😀 ….
La tua ultima citazione possiamo “metaforizzarla” in questo modo.
“Mi metti il Follow verso una pagina che poi blocchi all’indicizzazione ?” sarebbe come dire che sto viaggiando in macchina, trovo un bivio con solo una delle due strade percorribile che però è bloccata da un muro…
senza senso come tante cose dette da Cutts. Devo ancora capire però se faccia apposta o meno 😉
Beh, c’è ben poco da aggiungere, hai sintetizzato al meglio Andrea. Effettivamente certi interventi di Matt sono abbastanza, come dire, banali. Poi scusa, io da sempre metto il nofollow interni al sito su link come “calendari” “pagine successive” “commenti” e tanti altri. Mi sembra una pratica abbastanza banale che non richiede a dire il vero troppe spiegazioni. Basta fare un “site” di un sito dinamico che non utilizza nofollow interni per trovarsi migliaia di pagine assolutamente inutili e senza contenuti. Che poi magari non influenzi in modo pesante sul posizionamento…ma è un altro discorso 🙂
Rispondendo a tutti aggiungerei in coro:
“Matt…ma che Cutts dici!!!!” 🙂
Frena,
Cutts, ha sempre detto che il nofollow non e’ buona regola, ma al tempo stesso ha dichiarato in piu’ di una occasione che ci sono cose a cui applicherebbe il nofollow perche’ non le condivide come filosofia.
Per esempio, una cosa che non gli piace sono i tag, che lu ha disattivato, ma che consiglia di mettere come nofollow.
Quanto agli errori da te mostrati, convengo con te, quando si dice una cosa, bisognerebbe cercare di essere coerenti, ma secondo te, quanto tempo dedica quell’uomo al suo blog?
10 minuti a settimana secondo me sono anche troppi!
Posso concordare con te sul tempo dedicato al suo blog, ma personalmente credo che sia comunque poco credibile.
Sulla questione di come gestisce il nofollow sul suo blog non mi soffermerei più di tanto, utilizza WordPress e non credo vada a modificare manualmente il tema che ha scelto, probabilmente si limita ad utilizzare un plugin per gestire quali pagine indicizzare e quali no, es. tag, archivi, categorie ecc.
Il concetto che è importante è che la distribuzione del PR tiene conto di tutti i link indipendentemente dal fatto che abbiano nofollow o meno, quindi non ha molto senso inserire il nofollow sui link interni al sito a meno che essi non linkino a pagine che possano presentare problemi di contenuti duplicati o non presentano contenuti utili all’utente (es. la pagina di login).
Ciao Davide e benvenuto.
Ti debbo contraddire…quello che scrivi non è vero perché la distribuzione del PR non tiene conto di tutti i link interni. E’ impreciso affermarlo.
Il problema dei contenuti duplicati possiamo risolverlo con il canonical e non con il nofollow.
Quando parli della pagina di login come contenuto non utile all’utente sbagli di nuovo. Chi stabilisce cosa è utile e cosa non è utile in modo assoluto? In alcuni siti la pagina di login è importantissima per l’utente…in altri meno…in altri inutile.
Meno utile di sicuro da posizionare e da energizzare !!!
Quindi il nofollow ci sta bene per vari motivi.
Per concludere ripeto che si parla di situazioni e di casi diversi quindi non è possibile generalizzare.
Inoltre smettiamola di parlare di contenuti utili all’utente da uniformare ai contenuti utili ai motori di ricerca perché è assolutamente una cosa che non può essere sancita algoritmicamente e comunque di caso in caso opinabile.
La distribuzione del PageRank tiene conto dei link interni, avere una pagina con 10 link dofollow o avere la stessa pagina con 10 link dofollow e 10 nofollow cambia, puoi vedere un post di matt cutts proprio su questo argomento: http://www.mattcutts.com/blog/pagerank-sculpting/
In pratica limitare l’esposizione dei link allo spider di Google non favorisce gli altri link presenti all’interno della pagina.
Per quanto riguarda i contenuti duplicati possiamo si risolverlo con il canonical, ma se sono duplicati da altri siti preferisco in ogni modo non farli indicizzare che utilizzare il canonical tra domini differenti (ma è una questione da valutare caso per caso). Per i link interni le pagine dei tag di un blog ad esempio duplicano parte dei contenuti dei post in esso presenti, è un caso dove non puoi utilizzare il canonical. Utilizzare per queste pagine il noindex e il nofollow sui link ad esse può essere una soluzione preferibile.
Quando parlo di una pagina di login considero il fatto che molto spesso non hanno contenuto testuale rilevante ma unicamente dei box per username e password, anche in questo caso ritengo possa essere utile il noindex e nofollow, ma anche qui dipende molto dal sito.
Concordo con te sul fatto che il fatto del nofollow sui link vada valutato caso per caso ma essendo finita l’epoca del pagerank sculpting è preferibile utilizzare il nofollow su link a pagine che si pensa possano dare dei problemi.
Partendo dal presupposto che riprendendo quello che dice Cutts ripartiamo dalla sua ipotesi e quindi tutto diventa inutile.
Non ho mai detto che dando nofollow ad alcuni link voglio dare più forza agli altri.
Sono senza dubbio d’accordo sul noindex e nofollow perché quello come ho scritto è un caso particolare e non lo ritengo esattamente come un contenuto duplicato.
In linea di massima vedo che alla fine della fiera siamo d’accordo 😉
Ciao Andrea…
qualche giorno fa su SEOmoz Dr.Pete pubblicò un blog assai divertente con tema i video di Matt. Per chi volesse leggerlo (se non lo avesse già fatto) questo è il link: http://www.seomoz.org/blog/matt-cutts-movie-marathon
La filosofia di fondo del post di Peter era che i video di Matt devono essere comunque sempre presi con cautela: dopo tutto è il capo del team Antispam di Google che parla di Google, per cui per aperto che possa essere sempre qualcosa non sarà detto o – per dirla in altro modo – la verità sarà sempre una mezza verità.
Comunque, andando sul caso pratico dell’uso nel suo blog che Matt fa dei principi SEO di cui parla, che ci siano contraddizioni mi sembra quasi naturale. Più che contraddizioni le definirei scelte fatte durante ottimizzazioni fatte in fasi differenti (come quando ti trovi a rimettere a posto un sito che è già passato per altre mani). Che poi siano presenti errori, tenendo presente come Google stessa tra ieri ed oggi abbia fatto sparire dal proprio index le pagine di Aiuto di Adwords per cloaking…. non mi stupisco. 🙂
Un saluto e complimenti per il blog
Ciao Gianluca benvenuto e grazie per aver partecipato alla discussione.
Molto divertente il post…grazie per averlo segnalato.
Per il resto che dire! L’unica cosa su cui posso ribattere è che credo che sul blog di Cutts le mani ce le abbia messe solo lui 🙂
Ciao e grazie ancora.
Ciao mi occupo di SEO per un sito di cinema
Ho due colonne a Sx e Dx con dei link di articoli in vetrina, visibili in qualsiasi pagina del sito.
Nella Home ho reso i link follow (senza attributo nofollow) per migiorare il posizionamento degli articoli, mentre
se ci si trova in una paggina interna gli ho inserito l’attributo (nofollow) tranne che al link della home.
Secondo voi posso ottenere dei vantaggi?
Salve, sto facendo scambio links con un blog creato con wordpress e vorrei capire se mi hanno impostato il nofollow o meno. C’è qualche sistema per capire se il blog è nofollow?
Esistono dei plugin per i Browser che ti mostrano i link nofollow oppure semplicemente vedi nel sorgente pagina se ci sono dei nofollow nel tuo link oppure nell’header della pagina.